Corte Costituzionale: incostituzionale l'aggravante clandestinita'

La Consulta ha bocciato la norma introdotta nel luglio del 2008 con il primo pacchetto sicurezza varato dal governo, qualificandola come norma illegittima perché in contrasto con i principi costituzionali.

La legge prevede che la pena venga aumenta di un terzo nel caso il reato venga compiuto da un immigrato clandestino.
Son due i principi alla base della decisione: il provvedimento viola gli articoli 3 e 25 della Costituzione:

  • L’irragionevolezza, in base al principio del ‘ne bis in idem’, l’aggravamento della pena si sovrapporrebbe al reato di clandestinità introdotto lo scorso anno.
  • Il principio costituzionale del ‘fatto materiale’, quale presupposto della responsabilità penale. L’aumento di pena, cioè, sarebbe collegato elusivamente allo status del reo, il fatto di trovarsi irregolarmente in Italia, e non alla maggiore gravità del reato e neppure alla maggiore pericolosità dell’autore. Come nel caso dei recidivi o dei latitanti.